La lattuga, l’imprescindibile dell’orto
Oggi parleremo della lattuga, un elemento imprescindibile negli orti e a tavola, che ci permette di evadere dalla routine gastronomica attraverso una varietà di insalate a base di lattuga romana o iceberg, hoja de roble, trocadero, batavia rossa, verde, lollo rosso, ecc.
Come quasi tutte le colture, la sua origine non sembra essere molto chiara, anche se alcuni autori sostengono che provenga dall’India.
La coltivazione della lattuga risale a 2.500 anni fa ed è nota ai Greci e ai Romani.
Le prime lattughe di cui si hanno riferimenti sono le lattughe a foglia sciolta, anche se quelle a cappuccio erano conosciute in Europa nel XVI secolo.
Morfologia
La lattuga è una pianta annuale e autogama, che appartiene alla famiglia delle Compositae e il cui nome botanico è Lactuca sativa L.
- Foglie: sono disposte in una rosetta, spiegate all’inizio; in alcuni casi rimangono tali per tutto il loro sviluppo (varietà romane), e in altri formano il cappuccio più tardi.
Il bordo dei lembi può essere liscio, ondulato o seghettato. - Gambo: cilindrico e ramificato.
- Radice: la radice, che non supera mai i 25 cm di profondità, è pivotante, corta e ramificata.
- Semi: sono dotati di un pappo piumoso.
- Infiorescenza: si tratta di scapi floreali gialli disposti in grappoli o corimbi.
Varietà
Esistono le seguenti varietà di lattuga classificate in gruppi botanici:
-A cappuccio: queste lattughe formano un cappuccio stretto di foglie.
- Batavia
- Mantecosa o Trocadero
- Iceberg
-Romane: le foglie sono oblunghe, non formano un vero e proprio cappuccio, con bordi interi e un’ampia nervatura centrale.
- Romana
- Baby
-A foglia sciolta: si tratta di lattughe che hanno foglie sciolte e sparse.
- Lollo Rossa
- Red Salad Bowl
- Cracarelle
-Lattuga asparago: Quelli che vengono utilizzati per i loro steli, con foglie appuntite e lanceolate.
Si coltiva principalmente in Cina e in India.
Clima
Non possiamo collocare la lattuga in un clima specifico poiché ha buoni risultati in quasi tutti. La lattuga resiste dai 30ºC fino ai -6ºC, e 6ºC è la temperatura al di sotto della quale la lattuga smette di crescere.
Nelle zone fredde, sono spesso ricoperte di plastica per proteggerle da condizioni dure e ottimizzarne i risultati.
A seconda delle varietà, la lattuga può essere disponibile in tutte le stagioni dell’anno.
Irrigazione
Dobbiamo cercare di evitare con tutti i mezzi il ristagno d’acqua (marciume sicuro del collo).
Per raggiungere questo obiettivo, faremo annaffiature non abbondanti ma frequenti, mantenendo il livello di umidità il più stabile possibile.
L’irrigazione a goccia o a essudazione sono i sistemi più consigliati per questa coltura, per la sua costante emissione di flusso senza problemi di ristagno idrico (salvo perdite).
In termini di umidità relativa, l’apparato radicale della lattuga è molto piccolo rispetto alla parte aerea, quindi è molto sensibile alla mancanza di umidità e non sopporta un periodo di siccità.
L’umidità relativa adatta per la lattuga è compresa tra il 60 e l’80%.
I problemi di questa coltivazione in serra sono che l’umidità ambientale aumenta, quindi si consiglia di coltivarla all’aperto, quando le condizioni meteorologiche lo permettono.
Terreno
Come abbiamo già accennato, la lattuga non ammette in nessun caso la siccità, anche se la superficie del terreno è opportuno che sia asciutta per evitare il più possibile la comparsa di marciume del collo.
I terreni più consigliati per la lattuga sono quelli leggeri, sabbioso-limosi, con un buon drenaggio e un pH compreso tra 6,7 e 7,4.
Nei terreni ricchi di humus la lattuga di solito si trova bene, ma se sono eccessivamente acidi sarà necessario aggiungere calce.
In primavera si consigliano terreni sabbiosi, poiché si riscaldano più rapidamente e consentono raccolti più precoci.
In autunno si consigliano i terreni franchi, poiché si raffreddano più lentamente rispetto ai terreni sabbiosi.
E nelle colture estive si consigliano i terreni ricchi di sostanza organica, in quanto c’è un migliore utilizzo delle risorse idriche e la crescita delle piante è più rapida.
Raccolto
La maturazione si basa sulla compattazione del cespo della lattuga.
Come si fa a sapere se un cespo è maturo e quindi pronto per essere raccolto?
Perché richiede una forza manuale moderata per essere compresso.
Un cespo molto tenero è immaturo e un cespo molto sodo o estremamente duro è considerato troppo maturo.
Di norma nella raccolta della lattuga si utilizzano sistemi di raccolta misti, attraverso i quali la lattuga viene solo tagliata e trasportata nel campo, per essere successivamente preparata in magazzino.
Concimazione
Più della metà dei nutrienti viene assimilata dalla pianta di lattuga durante il periodo di formazione del cappuccio.
L’apporto di letame nella coltivazione della lattuga si effettua a un tasso di 3 kg/m2, quando si tratta di una coltura principale sviluppata in modo indipendente.
È una coltura che richiede molto concime potassico.
Pertanto, è essenziale prendersi cura di questo apporto, soprattutto in tempi di ambiente freddo.
La conseguenza del consumo di più Potassio è che assorbirà più Magnesio, quindi dovrà essere preso in considerazione quando si bilancia questa possibile carenza.
Tuttavia, è necessario evitare l’eccesso di concimazione, in particolare azotata, al fine di prevenire possibili fitotossicità dovute all’eccesso di sali e ottenere una buona qualità fogliare e un’adeguata formazione de cappucci.
Può sembrare curioso che la lattuga sia una coltura piuttosto esigente in Molibdeno durante le prime fasi di sviluppo, quindi è consigliabile applicare questo elemento per via fogliare, sia preventivamente che per correggere eventuali carenze.
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